sabato 28 maggio 2011

Casa di riposo, rivolta contro la vendita.

di Luca Nazari
LA PREALPINA
Venerdì 27/05/2011 - pag22


Sindacati, dipendenti e famiglie degli ospiti annunciano battaglia. Ma il sindaco rassicura e conferma: «A giugno il bando»

Aumento delle rette, qualità del servizio, cambio del rapporto di lavoro dei dipendenti. Sono i tre punti salienti su cui l'altra sera si è imperniata l'assemblea convocata da Cgil, Cisl e Uil di Legnano, Castano, Magenta e Abbíategrasso alla parrocchia di San Pietro, riguardo al futuro della casa di riposo Accorsi, che l'amministrazione comunale ha annunciato di vendere per rispettare i parametri del Patto di stabilità. Una privatizzazione su cui i dipendenti della struttura, gli ospiti e i loro familiari si sono detti nettamente contrari e annunciano ora iniziative di protesta. Durante l'incontro sono emerse molte preoccupazioni sia sul versante dei lavoratori che di quello delle famiglie: «Questa casa dì riposo è un bene di tutta la città, pagata dai legnanesi, non può essere venduta ai privati anche perché dà un servizio essenziale in un momento in cui la città invecchia e i figli perdono il lavoro».

Qualcuno durante il dibattito si è anche domandato se i legnanesi sanno veramente quello che sta succedendo, mentre altri hanno criticato l'atteggiamento della giunta di centrodestra che "decide senza consultare i cittadini", e più in generale è stato messo sotto accusa il meccanismo di funzionamento del consiglio comunale. Criti-che anche al Palio: «Ma quanto ci costa ogni anno? Perché, non dirottare queste risorse ai servizi sociali». Presenti due consiglieri di opposizione che non hanno mancato d'intervenire (Marazzini della Sinistra e Giordano dell’Idv). L’atteggiamento complessivo è stato molto duro: il piano di vendita proprio non piace. Anche perché, hanno motivato i rappresentanti dei pensionati delle varie sigle sindacali, “il Comune deve dare servizi soprattutto alle fasce più deboli, non si può sempre chiamare in causa il privato che punta ovviamente a fare business".

«Occorre trovare il modo - ha spiegato Giovanni Sartini della Cgil - di coinvolgere in questa battaglia tutta la città e non solo chi è direttamente toccato». Anche i colleghi Oliva (Cisl) e Dell'Acqua (Uil) hanno rilanciato la necessità di aprire un confronto con l'amministrazione comunale per individuare un percorso d'interventi che dovrà garantire "agli utenti il mantenimento dei costi in previsione dell'inevitabile aumento delle rette, e ai lavoratori il mantenimento dei livelli occupazionali e le tutele contrattuali oggi esistenti", Così già domani mattina e sabato prossimo saranno organizzati gazebo al mercato con volantinaggi e raccolta di firme.

Ieri il sindaco Lorenzo Vitali informato dell'andamento dell'assemblea, ha voluto però lanciare un messaggio preciso: «E' già stato detto chiaramente che tutti gli ospiti saranno tutelati. Ho l'impressione che si voglia continuare a fare del terrorismo perché sono già previste per i prossimi anni compensazioni e integrazioni per le rette sia degli attuali che dei futuri ospiti». Il primo cittadino ha anche annunciato che tutti punti saranno chiariti con le parti in causa nelle sedi opportune. Ma sui tempi del bando non si sgarrerà: «Sarà pronto per metà giugno e contiamo di assegnarlo a settembre».



LE CANZONI DI PROTESTA

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