sabato 14 maggio 2011

La città soffocante

di Giuseppe Marazzini
14.05.2011


Dopo tre serate di discussioni e presentazioni il Consiglio Comunale, con voto contrario di tutta l’opposizione, ha adottato il PGT “degli architetti”. Degli architetti, perché la partecipazione della cittadinanza alla sua ideazione e stesura è stata praticamente nulla. Qualche camminata istituzionale fra la gente e qualche questionario utilizzato sporadicamente qui e là, non si possono per nulla dire “strumenti partecipativi”. Se nell’arco della durata del documento di piano, 5 anni, si realizzassero tutti gli ambiti di trasformazione previsti, che sono 13, Legnano passerebbe dai circa 60 mila abitanti a quasi 70 mila, diventando così una città soffocante e, sotto tanti aspetti, soffocata.

Il gruppo Consiliare Sinistra Legnanese, presentando 10 emendamenti e 10 ordini del giorno, ha tentato di porre delle correzioni sostanziali e concrete a quanto proposto dall’amministrazione comunale. Sono stati accolti due atti: l’emendamento riguardante l’interramento della tratta ferroviaria che attraversa Legnano e l’ordine del giorno riguardante il recupero dell’ex colonia elioterapica sita nell’area del bosco Ronchi nel quartiere Canazza. Il risultato, in apparenza modesto, ma importante ai fini di una politica urbanistica più aderente alle esigenze dei cittadini (e pensando alla colonia elioterapica, anche conservativa sia sotto l’aspetto storico urbanistico che del suolo stesso), in particolare per quanto concerne l’interramento della ferrovia, è frutto di un lavoro di gruppo che, attraverso specifici seminari di studio con tecnici del settore, ha rivisitato gli scenari proposti dall’amministrazione, riproponendoli rivisti, integrati e aggiornati.

Ringrazio tutti coloro che hanno contribuito a raggiungere questo risultato ma il lavoro non è terminato, dobbiamo spiegare ora alla città perché vogliamo il parco agricolo al posto dell’area industriale ovest (area confinante con Dairago e Villa Cortese), proposta che ha suscitato un forte dibattito in aula consigliare. La vocazione economica naturale di Legnano, è sempre stata l’industria, purtroppo ormai quasi scomparsa, perciò la città economicamente deve ritrovare una sua nuova identità definitiva. Sono convinto che, oltre al rilancio di nuove attività industriali in aree in disuso ma già attrezzate, un pezzo di questa nuova identità possa nascere da nuove attività e sperimentazioni, come può essere sicuramente anche il parco agricolo ovest e tutto quanto ne deriverà.

L'Emendamento e l'Ordine del Giorno approvati - Gruppo Consiliare Sinistra Legnanese
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Emendamenti approvati dei Gruppi Consiliari PD e Insieme per Legnano

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