Arpa diffonde i dati: «L'Olona è un fiume in pessimo stato»
La conferenza voluta dai sindaci del Medio Olona disegna uno scenario catastrofico. Negli ultimi sette anni nessun miglioramento anzi nel 2010 è anche peggiorato lo stato di funzionalità fluviale. Male due depuratori su 4
Il fiume Olona è un paziente che non migliora, anzi in alcuni casi sta peggiorando. La conferenza che si è tenuta questo pomeriggio, martedì, nel teatrino di Villa Gonzaga a Olgiate Olona ha messo a nudo lo stato di salute del corso d'acqua che attraversa da nord a sud buona parte della provincia di Varese. Al suo capezzale c'erano oggi i sindaci del Medio Olona: Marco Roncari di Fagnano Olona, Celestino Cerana di Marnate, Luigi Melis di Solbiate Olona, l'assessore all'urbanistica di Castellanza Maurizio Frigoli e il padrone di casa olgiatese Giorgio Volpi oltre a rappresentanti delle amministrazioni di Gorla Minore e Maggiore. Presenti anche l'assessore provinciale all'ambiente Luca Marsico, il consigliere regionale della Lega Nord Giangiacomo Longoni e tecnici dell'Arpa, della direzione generale per la tutela ambientale di Regione Lombardia e un gruppo di cittadini delle varie associazioni che operano sul fiume.
A snocciolare i dati due ricercatrici dell'Arpa di Varese le quali hanno disegnato un presente nero per il fiume e uno stato di salute che negli ultimi sette anni (l'ultimo studio era del 2004) che non accenna a dare segni di miglioramento. Valeria Marchesi ha consigliato di agire sugli impianti di depurazione per abbattere le quantità di fosforo e azoto presenti nelle acque. Per ottenere un risultato significativo vanno adeguati i depuratori di Varese e Cairate, più vecchi rispetto a quelli di Gornate Olona e Olgiate che danno risultati migliori. Anche l'impianto di fitodeputazione che si sta realizzando a Gorla Maggiore, quando sarà funzionante, darà un contributo prezioso.
Teresa Cazzaniga, direttrice del dipartimento Arpa di Varese ha sottolineato come i monitoraggi e i controlli da parte di Arpa vengano fatti tutto l'anno. Da questi controlli ne deriva l'indice di funzionalità fluviale(che comprende diversi parametri come lo stato delle rive, la qualità dell'acqua, l'ecosistema complessivo). Questo indice è scadente in quasi tutta l'asta del fiume ad eccezione della sola sorgente. Nel 2010 è complessivamente peggiorata, in maniera ulteriore, la qualità.
La Cazzaniga ha chiarito, dopo le polemiche sul mancato rilascio dei dati agli organi di informazione ai cittadini, come funziona l'iter di Arpa: «In seguito a segnalazioni Arpa esegue accertamenti e manda i dati agli enti competenti che poi devono intervenire». Subito dopo ha evidenziato le criticità dalla sorgente fino al confine con la provincia di Milano: «A Induno Olona c'è un problema di reflui fognari che entrano nel fiume, di recente è stata fatta la pulizia straordinaria dello sfioratore ma non basta. In zona Cairate c'è un problema di odori a causa del trattamento di liquidi e palabili industriali. Nel 2010 sono stati fatti interventi per migliorare il depuratore industriale e l'impianto con discreti risultati. A Fagnano lo sfioratore comunale e lo scarico di un'azienda creano schiume a base di tensioattivi. Sono stati fatti controlli anche a Olgiate Olona, a monte e a valle del depuratore dove c'è un'azienda particolarmente impattante per gli odori. Sono state individuate possibili soluzioni per risolvere il problema». Nonostante l'entarta in regime del depuratore di Gornate Olona e relativi allacci della rete fognaria, restano problemi di reflui fognari, di insufficiente separazione delle acque bianche e nere oltre ai noti problemi con singole aziende che scaricano nel fiume. Disguidi del funzionamento sono stati riscontrati in tutti i depuratori in particolare per quanto riguarda la disinfezione degli scarichi. Sotto accusa il depuratore di Varese, per problemi di vetustà.
Per sindaci, amministratori e politici non si è trattato di buone notizie. Servono investimenti importanti che il consigliere Longoni (che non ha perso l'occasione per attaccare i napoletani "questi sindaci non vivono a Napoli") ha individuato nei fondi Fas oppure tramite l'Ato la possibiltà di reperire risorse. Secondo l'assessore all'ambiente di Gorla Minore Chiavarini è necessario aumentare le tariffe dell'acqua mentre l'assessore provinciale Marsico ha annunciato che è il momento di fare e trovare le risorse per risolvere le criticità elencate da Arpa. Il 13 luglio l'assessore all'ambiente di Regione Lombardia ha invitato i sindaci a partecipare ad un primo tavolo per stilare un cronoprogramma degli interventi. Non c'è più tempo, l'Olona sta morendo. Eppure non siamo a Napoli.
28/06/2011
o.m. orlando.mastrillo@varesenews.it
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