venerdì 24 giugno 2011

Patto di stabilità: i Comuni a secco, lo Stato sprecone

di Giuseppe Marazzini
24.06.2011


A Pontida Umberto Bossi si è accorto che il suo ministro del Tesoro sta strangolando, con una applicazione fondamentalista del patto di stabilità, i Comuni virtuosi, cioè quelli che rispettano gli obiettivi di risparmio. Tale rigidità ha portato ad un flessione del 15% annuo degli investimenti, colpendo la spesa produttiva, quella che crea lavoro. Mentre la spesa dei Comuni in questi anni è calata, quella dell’amministrazione centrale, tra il 2005 e il 2009, è aumentata di circa trenta miliardi di euro, quindi è nelle amministrazioni centrali che vanno cercati gli sprechi.

Lo stesso Berlusconi ha riconosciuto che i Comuni virtuosi vanno premiati a scapito di quelli spendaccioni. Chiacchiere, o la possibilità di rivedere il patto di stabilità tecnicamente esiste? Nel 2010 il sistema dei Comuni ha restituito allo Stato circa 2,5 miliardi di euro in termini di risparmio, quasi uno in più di quanto preventivato. Se il surplus venisse “restituito” si potrebbe ripartire.

Se si dovesse applicare in seduta stante la redistribuzione del “surplus” per Legnano ci sarebbe la possibilità di evitare la vendita della casa di riposo Accorsi. Credo che sia un’ottima occasione per la Lega Nord di dimostrare ai cittadini legnanesi che dalle parole si passa ai fatti: chieda al Sindaco Vitali di sospendere per 6 mesi il bando di vendita della casa di riposo.



Giorgio Gaber - La libertà

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