giovedì 1 dicembre 2011

Disastro di Viareggio: interrogazione per il ritiro del licenziamento del ferroviere Riccardo Antonini.


INTERROGAZIONE

AL MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI

AL MINISTRO DEL LAVORO


Premesso che:
in data 29 giugno 2009 si è verificato a Viareggio un gravissimo incidente, a causa del quale 32 persone sono morte e diverse decine sono rimaste ferite, oltre al fatto che il territorio circostante ha subito un notevole inquinamento i cui effetti potrebbero portare danni alla salute della popolazione anche a distanza di anni,

considerato che al seguito di questo evento i famigliari delle vittime e molti altri cittadini si sono costituiti in Associazione “Il mondo che vorrei” e Assemblea 29 giugno, che altre associazioni hanno fornito la loro solidarietà e il loro apporto fattivo, come ad esempio la Cgil e Medicina Democratica, e che lo scopo complessivo è la ricerca e la richiesta di VERITA’ E GIUSTIZIA, ovvero quello di conoscere quali sono state le cause della strage di quel tragico 29 giugno, di chi sono le responsabilità, non ultimo come operare perché tali fatti non abbiano altrimenti a verificarsi e, ancora, che le vittime (sia i singoli che la comunità) siano risarcite;

considerato che si è aperto un procedimento giudiziario sempre per accertare quali siano state le cause e a chi attribuire le responsabilità, procedimento tuttora in corso e la cui istruttoria, da informazioni conosciute, è prossima alla sua conclusione;

considerato altresì che, non essendosi trattato di un atto terroristico o comunque di un’azione esterna, è indubbio che le Ferrovie dello Stato, quale datore di lavoro (DLg 81/2008), non possano essere esenti da responsabilità, anche se dovrà essere ovviamente il Tribunale a chiarire i diversi aspetti e, se del caso, ulteriori responsabilità connesse,

considerato ancora che l’opera di verità e giustizia coinvolge sì gli apparati giudiziari, ma anche le vittime e i cittadini organizzati in associazioni, sindacati e movimenti, che sono direttamente interessati e possono testimoniare, informare e, in relazione alle loro conoscenze, competenze ed esperienza, contribuire efficacemente alla ricerca della verità,

considerato in proposito che il sig. Riccardo Antonini, quale cittadino, oltre che lavoratore delle FS, nonché membro delle associazioni (Assemblea 29 giugno, Medicina Democratica) e del sindacato Cgil e in nome e per loro conto, si è reso disponibile per la ricerca delle cause che hanno determinato la strage e il disastro ambientale ed è intervenuto come consulente di parte nel corso dell’“incidente probatorio” fissato dalla Magistratura del Tribunale di Lucca; e che al seguito di ciò ha subito, come da allegati, tre provvedimenti disciplinari preceduti da una diffida (1° luglio 2011) da parte del proprio datore di lavoro (Ferrovie dello Stato), precisamente: 10 agosto 2011 (sospensione di 10 giorni dal lavoro senza retribuzione); 8 ottobre 2011 (contestazione disciplinare); ed infine 7 novembre 2011: licenziamento senza preavviso per giusta causa, giustificato da un presunto conflitto di interessi (di cui all’articolo 2105 c.c.) con l’azienda e per offese al suo Amministratore Delegato (Ing. Mario Moretti);

considerato che, non ultimo, oltre 10.000 cittadini mediante una petizione presentata in Parlamento in maggio 2010, hanno, al contrario, chiesto le dimissioni dell’AD delle FS;

considerato che tale attività di contributo di ricerca della verità e giustizia da parte dell'Antonini è prestata nell'ambito di un procedimento penale;

si chiede di sapere dai Ministri in indirizzo se non ritengano:

- che debba essere considerato meritorio lo sforzo di un lavoratore che si è messo a disposizione per ricercare le cause della strage avvenuta, nell'ambito dell’opera di Verità e Giustizia che dovrebbe contraddistinguere lo sforzo di tutte le parti sociali e politiche, oltre che giudiziarie;

- che la lettera e lo spirito dell’articolo 2105 del c.c. spiegano cosa sia il conflitto di interesse in tutt’altri termini rispetto a come lo intende il responsabile della direzione del personale delle FS,

- che il licenziamento di Riccardo Antonini sia stato annunciato con mesi di anticipo (settembre 2009) e costruito a tavolino,

- di adoperarsi affinchè le Ferrovie dello Stato ritirino il licenziamento di Riccardo Antonini,

Casson, Zanda, Filippi Marco, Vita, Nerozzi, Granaiola

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