venerdì 30 dicembre 2011

Et voilà l’esercito

di Giuseppe Marazzini
30.12.2011


Alberto Centinaio polemizza con il sindaco Vitali per la presenza di 6 militari in funzione di ausiliari alle nostre forze dell’ordine cittadine. Per la verità è una polemica che mi mette a disagio perché non dà risposte ai problemi reali. La presenza dei militari, voluta dal sindaco Vitali, è una chiara forzatura istituzionale. Poteva, per esempio, convocare una conferenza dei capigruppo almeno per informare prima di decidere. Se alla fine risulterà che Vitali ha barato per fini elettorali, penso che una parte del suo elettorato si sentirà raggirato e avrà qualche elemento in più per non riconfermarlo sindaco.

Certamente l’arrivo dei militari certifica lo stato di crisi in cui versano le forze dell’ordine e la città di Legnano non ne è immune. Questo sì che va spiegato ai cittadini legnanesi. **Le proteste promosse dai sindacati di polizia contro il passato Governo ed il nuovo sono un preciso segnale dello stato di forte abbandono di questo settore.

La sicurezza urbana va affrontata con personale preparato e con mezzi efficienti e adeguati. Ma le risorse locali sono sufficienti? I “patti” locali di coordinamento interforze sono efficaci? Con che modalità le nostre “polizie” rispondono alla domanda di sicurezza urbana poste dai cittadini? Ad esempio qual’è la risposta a:
- rischio effettivo di essere vittima di intimidazioni;
- disagio di fronte ad atti di vandalismo,
- dormire e orinare in luogo pubblico;
- degrado del territorio, dalla manutenzione e cura del verde alla pulizia delle strade e alla loro illuminazione;
- percezione di insicurezza (concetto disgiunto dalla reale insicurezza) e paura come sentimento soggettivo non necessariamente legato all’aumento del rischio?


Bisognerebbe per prima cosa fare il punto sull’efficacia delle svariate ordinanze sindacali proibizioniste emesse negli ultimi anni e verificare se queste hanno realmente sortito un qualche effetto positivo sui comportamenti che si voleva sanzionare oppure se, al contrario, hanno solo sovraccaricato le forze dell’ordine di un lavoro inconcludente. Inoltre la sicurezza urbana non può prescindere da come è fatta la città e, purtroppo, nel recente PGT la questione della “sicurezza urbana” nel contesto di un nuovo piano urbanistico non ha trovato spazio.

Più che “tavoli” di concertazione, che in questi casi corrono il rischio di produrre solo parole, servono azioni progettuali che affrontino il tema della sicurezza urbana nelle sue diverse sfaccettature, dal dare vitalità agli spazi pubblici e privati “morti”, alla osservazione dei luoghi potenzialmente pericolosi, ai servizi per l’inclusione sociale dei settori marginali della popolazione: lavoro progettuale che può essere efficacemente svolto a livello comunale coinvolgendo, con modalità interdisciplinare, la Commissione Territorio, la Commissione Servizi Sociali, la Commissione Istruzione e la nuova Commissione delle Pari Opportunità.


**Approfondimento sulle proteste promosse dai sindacati di polizia - articolo de La Repubblica del 18 ottobre 2011: Tagli, la protesta dei poliziotti "Chiediamo la benzina ai cittadini"



AQUARIUS - LET THE SUNSHINE IN - Hair - The 5th Dimension

Nessun commento: