di Maura Giunta
Settegiorni - Alto Milanese del 23/12/11
POLITICA IL CANDIDATO A SINDACO HA ACCOMPAGNATO UN GRUPPO DI CITTADINI ALLA MOSTRA DI ZORAN MUSIC
Dopo la mostra il trasferimento al centro sociale di Mazzafame per gli auguri di Natale.
Legnano - Composto ed attento il gruppo che ha accompagnato Giuseppe Marazzini in visita una settimana fa alla mostra di Zoran Music , a Palazzo Leone da Perego a Legnano. Uscita pubblica di tipo culturale, questa volta, per l'auto candidato sindaco alle elezioni del 2012, che ha invitato i cittadini ed alcuni amici a partecipare ad una visita guidata della particolare esposizione. Più precisamente «Lbottega di Giuseppe» si è spostata dalla sua sede abituale di via P. Micca 92 per proporre ai cittadini di visitare insieme la mostra. Il gruppo è stato introdotto alla mostra e guidato attraverso i suoi spazi da Luigi Marcon , docente di lettere e storia all'Istituto Bernocchi.
Lo storico ha presentato la figura di Music ricordando i passaggi salienti della sua vita personale e professionale, in riferimento alle opere pittoriche esposte a Leone da Perego, ispirate alla sua tragica esperienza vissuta nel campo di sterminio di Dachau. Marcon ha anticipato la visione delle opere illustrando il tema della prigionia, e degli escamotage adottati da Music per riuscire a dipingere, e a rimanere in vita. «Questa mostra è un evento importante per la città , che merita di essere visitata», ha detto Marazzini, «Ci sono dei momenti della storia che non si possono dimenticare, e le opere di Music offrono una testimonianza diretta, profonda e toccante, di quello che è stato». Marcon ha commentato i disegni e i dipinti di Music esposti, proponendo alcune chiavi di lettura. L'uso del colore pressoché assente, l'uso delle ombre, il caratteristico tratto dei volti raffigurati: tutto riporta al dolore e allo sgomento dell'autore, che si è trovato davanti a cataste di cadaveri e non ha potuto fare a meno di rappresentarle, per testimoniarle. «Notate i corpi appena tracciati, mentre le teste di quelle persone si aprono in un grido», ha spiegato Marcon, «Credo che Zoran Music sia riuscito a dare finalmente voce a quelle persone». Dopo la mostra il gruppo si è trasferito al centro sociale di Mazzafame di via dei Salici, per uno scambio di auguri di buone feste, con tè e biscotti.
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