Comunicato dell'ANPI di Milano sui gravissimi fatti avvenuti a Firenze
No alla xenofobia e al neofascismo
L’ANPI Provinciale di Milano esprime profondo dolore per l’uccisione avvenuta Martedì 13 dicembre 2011 a Firenze di due ragazzi senegalesi e per il ferimento di altri tre ad opera di un militante neofascista e riafferma la propria viva preoccupazione per il ripetersi di manifestazioni di violenza razzista e xenofoba, come quelle verificatesi domenica scorsa a Torino. Siamo in presenza di un vento reazionario e populista che rischia di contagiare l’intera Europa, caratterizzato dal rifiuto dello straniero e del diverso.
Questa ondata xenofoba si accompagna al manifestarsi di sempre più frequenti rigurgiti neofascisti e neonazisti, favoriti non solo dalla deriva revisionistica da anni in atto nel nostro Paese, ma anche dagli attacchi reiterati alla Costituzione, alle istituzioni di garanzia, alla magistratura portati avanti con continuità dalle forze della destra e della conservazione.
Anche a Milano, da diverso tempo, si stanno intensificando manifestazioni e iniziative di tipo dichiaratamente fascista e nazista, persino con l’apertura di nuove sedi e di nuovi punti di riferimento. Questo fatto è inconcepibile alla luce del contenuto antifascista della Carta Costituzionale e del carattere resistenziale e antifascista di Milano.
Proprio recentemente l’ANPI di Milano ha espresso la propria ferma indignazione per i contenuti di una mostra sulla Seconda Guerra Mondiale esposta a Palazzo Isimbardi, gravemente offensiva nei confronti di chi ha combattuto per la liberazione del nostro Paese dal nazifascismo. Successivamente, grazie alla pressione esercitata dalla nostra Associazione unitamente al Sindacato, alla Comunità ebraica milanese, alle forze politiche di centro-sinistra, siamo riusciti ad ottenere la revoca, da parte della Amministrazione Provinciale, dell’utilizzo di Palazzo Isimbardi da parte di Casa Pound.
Da tempo chiediamo alle istituzioni e alle Forze preposte alla difesa dell’Ordine Pubblico di dedicare particolare attenzione al preoccupante ripetersi di iniziative dichiaratamente fasciste, compresa l’apertura di nuove sedi, e di intervenire per impedire che si svolgano nella nostra città manifestazioni pubbliche di matrice neofascista perché in contrasto con lo spirito e i principi della nostra Carta Costituzionale.
Ma questo non basta. Per contrastare questi preoccupanti fenomeni è necessario sviluppare una intensa e continuativa iniziativa di carattere storico, culturale e ideale per far conoscere quello che è stato davvero il fascismo, con le sue connotazioni di movimento razzista e antisemita. Bisogna tornare ai valori di fondo che ispirano il nostro sistema democratico, non tollerando i tentativi eversivi, le nostalgie di un tempo passato, le spinte xenofobe, le speranze di rivincita.
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