06.06.2012
Dai commercianti di Busto Arsizio arriva una buona idea: mezzi elettrici in centro città
per consegnare le merci ai negozi. "L'idea è quella di
rivolgersi eventualmente a finanziamenti della comunità europea, dalla quale le
iniziative dai contenuti fortemente ecologici sono sempre molto
apprezzate", spiega il vicepresidente del distretto urbano, Rudy Collini.
Nel
concreto la proposta che i commercianti di Busto Arsizio fanno è molto precisa:
individuare una zona in cui far arrivare i mezzi commerciali con motori
alimentati con combustibile tradizionale e trasferire le merci su mezzi
alimentati elettricamente per rifornire i negozi del centro cittadino, in
questo modo si otterranno benefici ambientali e di sicurezza significativi; meno
rumore, meno polveri sottili e più sicurezza per i pedoni. Una richiesta identica a quella proposta dai commercianti di Busto
Arsizio era stata presentata, con un ordine del giorno collegato alla
discussione sul piano di governo del territorio (maggio 2011), dal consigliere
Giuseppe Marazzini.
L'ordine del giorno rilevava che gli esercizi commerciali operanti
nella zona centro città erano 282 e che nella fascia centrale erano 101 (dati
rilevati al 31 luglio 2010 dai documenti preparatori al PGT) e per tanto si
chiedeva che questi esercizi venissero riforniti, creando un "logistic
city center" (luogo di trasferimento merci) da mezzi ecologici ad impatto
zero. L'ordine del giorno fu bocciato dalla maggioranza di centro
destra ritenendolo un "vezzo" ambientalista.
Il Presidente della associazione commercianti di Legnano che intervenne
per motivare il suo no alla proposta, perse un'ottima occasione per dimostrare
acume ed intelligenza della sua categoria che pure c'è.
Il tema
fu poi ripreso nel programma elettorale "buone idee in comune" preparato
dalla "Bottega di Giuseppe" per la recente campagna per le
amministrative. Saprà la nuova maggioranza recuperare questa buona
idea?
La Prealpina – Busto
Arsizio 30/05/2012 pag.27
Netta svolta ecologista al Distretto del commercio
«Avremo una Ztl più vivibile e attraente. Puntiamo a finanziamenti europei», dice Rudy Collini. Dopo l'outlet in cui vendere i capi d'abbigliamento scontati dei negozi del centro, si fa largo il progetto della piazzola ecosostenibile per la distribuzione delle merci dentro la zona a traffico limitato, attraverso l'utilizzo di mezzi elettrici.
Ecco il secondo progetto
innovativo sul quale il Distretto del commercio sta lavorando alacremente,
avendo preso molto seriamente l'opportunità di sfruttare bandi e progetti
regionali (ma non solo) per monetizzare i nuovi Contratti di Rete, vale a dire
le iniziative stimolate da Confcommercio e Uniascom per sviluppare sinergie
anche in un settore nel quale l'accorpamento delle competenze non è così
automatico come in ambito produttivo-industriale. Ebbene, se l'idea di trovare
uno spazio in cui tutte le boutiques del salotto buono possano radunare i loro
resti di magazzino per proporli in saldo perenne alla clientela (evitando di
restituirli ai grossisti per pochi soldi) prosegue a ritmo spedito, sta inoltre
nascendo un'altra idea. Non sarà programmata entro luglio come nell'altro caso,
ma di sicuro sarà oggetto di studi approfonditi e poi di proposte abbastanza
imminenti.
«L'idea è quella di
rivolgersi eventualmente a finanziamenti della comunità europea, dalla quale le
iniziative dai contenuti fortemente ecologici sono sempre molto apprezzate»,
spiega il vicepresidente del Distretto urbano, Rudy Collini. Nel concreto
l'obiettivo è quello di individuare una zona accanto all'area pedonale dove i
camioncini a motore che quotidianamente fanno le consegne si possano fermare,
per trasferire il loro carico su altri mezzi a impatto zero, oltretutto più
silenziosi e sicuri per i pedoni, per raggiungere la destinazione finale.
D'altronde il sovraffollamento di furgoni e inquinamento rappresenta una nota
dolente del centro, ma finora la cosa è stata inevitabile, al massimo regolamentata
negli orari.
Ora l'ipotesi è dunque
quella di unire le forze - e sfruttare le risorse pubbliche - per rendere la
zona attorno alla basilica più vivibile, evitando altresì rotture del pavimento
o dispersioni d'olio che spesso si registrano. «Togliere questa presenza dalle
nostre aree dedicate al passeggio avrebbe effetti importantissimi - riprende Collini -
Certamente si tratta di un'operazione dagli effetti meno immediati rispetto
all'outlet nelle tasche dei commercianti, ma a lungo andare avremo una Ztl più
vivibile e quindi attraente, con ricadute molto positive sugli affari».
Insomma, in tal caso non si correrà, ma il percorso è già stato disegnato. E
durante l'estate si stenderanno le prime bozze per poter
realizzare la svolta nel corso del 2013.
Marco Linari
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