SALVIAMO IL PAESAGGIO Difendiamo i Territori
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redazione7 on giu 21, 2012 • 21:29
Erano presenti solo 32 dei 61 sindaci dei Comuni del Parco. E grazie a 23 di loro -la maggioranza di questi appartengono al PD- un’area di territorio pregiato del Parco sarà cementificata.
Sarà
cementficata per consentire a Sogemar, azienda logistica, di estendere la sua
attività nel Parco Agricolo, pur avendo la possibilità di utilizzare strutture
logistiche a pochi km di distanza,
nel comune di Segrate, dove vi è un mega interporto cronicamente
sottoutilizzato. Altri 7 Comuni, tra cui Binasco, Noviglio e Rho (PD) hanno
avuto la coscienza di votare No e altri 2 (Zibido San Giacomo e Vernate) si
sono astenuti.
Le solite
manfrine
La
foglia di fico per coprire le loro vergogne è stato un documento elaborato dai
sindaci del PD e condiviso da Guido
Podestà, presidente dell’Ente Parco, e dai sindaci del centro destra, in
cui si giura nuovamente (dopo averlo già fatto a gennaio per un analogo
stralcio a Rosate) che non ci saranno “mai più ulteriori stralci parziali”,
almeno fino a quando non sarà approvata la variante generale del Piano
territoriale di coordinamento del Parco (quello fin qui anticipato è tutto da
brivido: delle 100 richieste che sappiamo essere pervenute all’Ente Parco la
maggior parte sono di cancellazione di aree).
Tra
i sindaci che si sono esposti maggiormente per perorare lo stralcio dei 100mila
mq vi sono stati, in prima fila Massimo D’Avolio, sindaco di Rozzano,
Claudio Mazzola di Paullo, Severino Carlo Preli di Locate, Luigi
Acerbi di Lacchiarella, Daniele Del Ben di Rosate. Incomprensibile
e contraddittorio, ma ovviamente in linea con il PD, il comportamento di Natale
Comotti, delegato di Giuliano Pisapia, sindaco di Milano:
nell’Assemblea del Parco, alla prima variante di gennaio, di dimensioni minori,
si era astenuto, sottolineando che quello di Rosate sarebbe stato un caso
unico. Ma ieri, di fronte a un altro ben maggiore stralcio, ha votato a favore.
Come
può Milano difendere i propri territori nel parco e votare a favore di stralci
in altri comuni del Parco? La giunta Pisapia deve chiarire la sua politica del
territorio ai propri cittadini e a quelli del Parco.
Non
meno importante risulta la posizione delle associazioni degli agricoltori, che a livello di principio in documenti vari
enunciano la loro opposizione alla devastazione del Parco. Ma poi sono
totalmente assenti nella fase decisiva. Eppure questo parco è nato proprio
per salvaguardare l’agricoltura. Va sottolineato, come detto, che un numero
non esiguo di sindaci ha avuto il coraggio di votare contro lo stralcio: i 7
comuni che hanno manifestato coraggiosamente il dissenso alla politica di
distruzione del territorio del PD sono amministrati da giunte di liste civiche
e da SEL, ma anche da sindaci con la tessera del PD.
Dalla foglia di fico alla ciliegina
“Si
può pensare il futuro del territorio partendo anche dalle aree verdi e della
qualità ambientale? Nel milanese, soprattutto, le aree libere e i campi sono
stati concepiti come aree di espansione sempre possibile dell’urbanizzato, cioè
come aree libere provvisoriamente, in attesa di essere costruite o asfaltate.
E’ stata la cultura vincente fino ad oggi. Una strada non più percorribile,
e non tanto perché siamo arrivati al limite, ma anche perché stanno crescendo
una cultura diffusa diversa e un senso comune più consapevole”. Questo si chiede il consigliere provinciale del PD Calaminici,
sabato 16 giugno, al convegno dal titolo “I parchi ai cittadini”.
Sono
parole chiare che, insieme alle dichiarazioni nette dei sindaci che hanno
votato contro lo stralcio di Vignate, indicano uno strappo evidente nel centro
sinistra tra chi è determinato a portare avanti una visione lungimirante di
tutela del territorio e chi, seguendo una logica di sviluppo ad ogni costo,
sacrifica il territorio a favore di interessi privati.
La
nostra associazione e le altre realtà che hanno presidiato la Provincia non
assisteranno inerti a questo scontro, che non interessa solo uno schieramento
politico, ma tutta la cittadinanza: Milano e la sua provincia sono tra le
aree più inquinate di tutta Europa e il Parco Sud, con la sua campagna
agricola, contribuisce a mitigare questo inquinamento.
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