14.05.2014
La Prealpina Legnano – mercoledì 14 maggio 2014
«L'assessore Ferrè si deve
dimettere»
Sinistra, M5S e Ncd chiedono la
sfiducia sul caso Ikea. Per martedì consiglio comunale rovente
LEGNANO - Adesso è ufficiale: Sinistra Legnanese, Movimento Cinque Stelle
e Nuovo Centrodestra chiedono formalmente le dimissioni dell'assessore al
Territorio Antonio Ferrè. I tre
gruppi consiliari hanno infatti protocollato un documento con cui chiedono al
consiglio comunale di "censurare le azioni amministrative e il comportamento
tenuto dall'assessore alla Gestione del Territorio" e invitano lo stesso
"a trarne le conseguenze rimettendo il proprio mandato nelle mani del
sindaco". Al centro della vicenda, come è noto, il caso Ikea. Dopo la presentazione della Vas da parte della società,
i gruppi che sostengono la maggioranza di Legnano (Pd, Insieme per Legnano,
riLegnano e Italia dei Valori) hanno peraltro presentato un ordine del giorno
unitario con cui si esprime netta contrarietà al progetto dato il rilevante
impatto ambientale su tutto il Legnanese e dato che Legnano è stata esclusa
dalla procedura dell'Accordo di programma. I tre gruppi di minoranza puntano in
ogni caso il dito contro Ferrè, reo, a loro avviso, di aver tenuto nell'ultimo
anno e mezzo un atteggiamento eccessivamente prudente e senza mai prendere una
posizione chiara.
Lo stesso documento della maggioranza sarebbe in contraddizione con la
linea finora tenuta dall'amministrazione. Sinistra,
M5S e Ncd sottolineano in proposito che "l'assessore, nonostante le sollecitudini
provenienti dal consiglio comunale tese a evidenziare che i tempi prolungati di
accoglimento dell'istanza di adesione all'Accordo di programma ne facevano
intuire il diniego, ha sempre confermato la cosiddetta fase di attesa,
considerata strategica per essere ammessi al tavolo". In questo modo nella
prossima riunione dell'assemblea civica convocata per martedì prossimo ben due
saranno i punti che riguarderanno Ikea: da un lato l'ordine del giorno della
maggioranza contro il progetto (nel testo si chiede anche ai Comuni di Cerro
Maggiore e Rescaldina di attivarsi immediatamente per la revoca della procedura
avviata), e dall'altro l'ordine del giorno delle tre forze di minoranza contro
l'operato di Ferrè. Da ricordare che appena due mesi fa proprio uno dei tre
gruppi di opposizione, nello specifico la Sinistra Legnanese, aveva già
presentato una mozione contro l'arrivo di Ikea, testo che era stato respinto
dall'assemblea durante una riunione in cui non erano mancati vari colpi di
scena come alcune assenze tra le fila del Partito democratico e l'abbandono
dell'aula delle minoranze perché il punto era rimasto relegato in coda.
Per la maggioranza, comunque, l'assessore Ferrè non sarebbe affatto in
discussione e la linea della giunta legnanese perfettamente coerente: non si
poteva prendere una posizione netta prima che i dati ufficiali fossero
comunicati. Di più: preoccupazioni sui possibili effetti negativi
dell'insediamento erano stati più volte espressi, ma, poiché non c'erano
certezze sui numeri, ogni intervento istituzionale di Palazzo Malinverni
sarebbe stato fuori luogo. Lo stesso Ferrè la scorsa settimana si è detto
tranquillo di aver fatto tutti i passi necessari per difendere gli interessi
della città. Però, dopo la pubblicazione della Vas, lo scenario è cambiato. E
se la sfiducia a Ferrè rappresenta un atto politico il cui esito sarebbe già
scontato (difficile infatti pensare che l'ordine del giorno possa essere
approvato), diversa la questione del documento della maggioranza: lo voteranno
anche le opposizioni? In gioco, su questa partita, c'è ora la credibilità
dell'intero consiglio comunale.
Luca Nazari
PERCHÈ TANTE CONSULENZE ALLA BPSEC?
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