di FURIO COLOMBO - rubrica A DOMANDA RISPONDO
"Il Fatto Quotidiano" di venerdì 27 agosto 2010
Come si è appena visto, la Lega ha rinunciato subito al grido "elezioni subito". Ci sono ragioni: provo a spiegarle. La lega è una grande finzione. L'ossatura originale è quella di un partito di scontro, prima di tutto xenofobo e avversario fanatico della immigrazione.
Ma è anche partito di spaccatura, con il proposito eversivo della separazione di alcune aree ricche del Paese dalla Repubblica Italiana (secessione).
Disegno politico: tenersi le tasse, cacciare gli intrusi e incassare, magari in modo truffaldino, i benefici previsti dalle leggi degli altri, europee o italiane (vedi le quote latte).
La grande finzione è stata di far apparire la Lega il partito ragionevole e serio del federalismo fiscale che si fa "insieme".
Per farlo "insieme" la Lega si è incollata sulla groppa di un odiato e disprezzato nemico (il partito "Forza Italia" di Berlusconi, già definito "la casa della mafia" sul quotidiano della Lega diretto da Bossi, poco prima della santa alleanza).
L'idea, priva di scrupoli ma astuta dal punto di vista della Lega, era di "governare" la secessione e la lotta anche violenta a zingari e immigrati, da Roma.
Occorreva ottenere il ministero dell'Interno. Il piano ha funzionato. Niente (niente) dei programmi di Berlusconi si è realizzato.
Tutto (tutto) ciò che voleva la Lega è diventato legge di una Italia triste e razzista dove i gommoni di profughi si affondano in mare, i superstiti vengono consegnati alla Libia, non esistono i diritti umani e civili, viene negato il diritto di asilo.
L'esercito italiano agli ordini della Lega padana dà la caccia agli ambulanti. E i sindaci leghisti trasformano i vigili urbani in squadre persecutorie neonaziste.
Tutto ciò è il disegno politico e, diciamo così, la cultura della Lega. Ma la forza, e anche il finanziamento elettorale, sono di Berlusconi.
Se Berlusconi cade a pezzi (e sta cadendo a pezzi) pagherà come prima? Pagherà per rivali che rischiano di superarlo? E i votanti, che avevano fiducia soprattutto nella bravura di Bossi nell'arte del ricatto, saranno così ciechi ed entusiasti da non notare il cambiamento? Azzardo una previsione.
La gente furba, che vota per tornaconto, è meno ingenua degli idealisti. E non ci sarà, senza Berlusconi che paga il conto, l'alta marea della Lega.
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