domenica 1 agosto 2010

PARABOLE

di Adriana Zarri
in “il manifesto” del 16 luglio 2010

«Rimarcare» al posto di «rilevare». Così «posizionare» al posto di «collocare». E anche per oggi la lista degli orrori può bastare.

Armamenti
Pax Christi e Rete italiana per il disarmo intervengono per contestare la corsa agli armamenti. Ne dà notizia Adista, siccome non abbiamo niente da aggiungere né tantomeno da contestare, ci limitiamo a trascrivere pari pari l'articolo in questione.
«Nella manovra anticrisi del governo che taglia a destra e a manca le uniche spese a non venire minimamente toccate sono quelle per gli armamenti. Mentre, nel momento in cui si chiedono enormi sacrifici ai settori sociali più deboli e si riducono drasticamente le risorse destinate agli enti locali riteniamo imperativo morale e civile tagliare le spese per gli armamenti destinate a lievitare senza controllo.
Negli ultimi tre anni l'Italia ha speso in armamenti 3 miliardi e mezzo di euro» aggiunge il movimento pacifista cattolico. «Nel 2009 i 2.000 contratti di esportazione di armi hanno raggiunto i 5 miliardi di euro, il doppio rispetto al 2007, un livello mai visto da vent'anni. Sul bilancio dello stato incombono 71 programmi di ammodernamento e di riconfigurazione di sistemi d'arma fino al 2026, sfuggiti allo sguardo tagliente del governo. Basti citare i 131 cacciabombardieri F-35 e i 121Eurofighter.
Chiediamo ai parlamentari di affrontare con senso di responsabilità e coscienza tutto il problema degli armamenti, anche tenendo conto del richiamo del magistero e della chiesa: siamo convinti che un segnale chiaro e forte in questa direzione si possa dare subito, bloccando il progetto degli aerei di guerra F-35, il cui costo è di oltre 15 miliardi di euro! Si avrà il coraggio di farlo?». Spero di sì, ma temo di no.

Masina
Sempre su Adista appare un articolo di Ettore Masina, tutto da leggere e da sottoscrivere dalla prima all'ultima riga. E siccome dalla prima all'ultima riga non possiamo trascriverlo, ci limitiamo a trascriverne alcuni brani.
«L'impressione che moltissimi abbiamo - cattolici come me o lontani - è quello che la chiesa di questi nostri terribili giorni sia tiepida e i giovani, quelli ai quali viene proposta, molto spesso da insegnanti demotivati, la giudicano noiosa ... Anni addietro la Lega portava la maschera della ragionevolezza: «aiutiamo i popoli della fame ma a casa loro». La maschera è caduta: la cooperazione italiana è ridotta a dimensioni vergognose. I trafficanti di schiavi dei secoli scorsi creavano stati mercato come il Dahomey o Zanzibar, per le esigenze del loro infame commercio.
Maroni e Berlusconi cercano di creare stati poliziotto (la Libia, Malta) che facciano il lavoro sporco per noi, magari con la creazione di veri e propri lager. La paura e l'odio usati dalla Lega per la conquista di un consenso popolare hanno dato vita ad episodi vergognosi. Come il seguente: decine di cappellani militari sono mobilitati ad assicurare i soldati che si possono usare le armi per difendere la pace. Un vescovo generale benedice le loro bare, se qualche povero giovane cade in questo lavoro che a volte è senza alternative. Ricordo che un suo predecessore dichiarò in televisione che i suoi piloti che andavano a bombardare la Serbia compivano un'opera di carità.
E aggiungiamo anche questo: vergognoso e ridicolo.
Monsignor Fisichella ha spiegato che Berlusconi può ben fare la comunione perché l'abbandono da parte della seconda moglie lo ha salvato dalla condizione di peccato nella quale si trovava come divorziato e risposato.

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