lunedì 13 aprile 2015

VERSO IL 70° del 25 APRILE: lettera di Maria Luisa Alessi, partigiana condannata a morte.

Giuseppe Marazzini
13.04.2015

Maria Luisa Alessi
Nata a Falicetto (Cuneo) il 17 maggio 1911, fucilata nel dicembre del 1944, impiegata. Nella Resistenza cuneese la conoscevano come Marialuisa. Il suo nome completo lo si apprese soltanto il 26 novembre del 1944, quando i fascisti la fucilarono sul piazzale della stazione di Cuneo insieme ai partigiani Pietro Fantone, Ettore Garelli, Rocco Repice e Antonio Tramontano. Maria Luisa Alessi, l'impiegata, era diventata un'antifascista attiva sin dal 1935, quando si era iscritta al Partito comunista. Dall'8 settembre 1943 divenne un'animatrice della Resistenza. Fu staffetta partigiana della 181a Brigata "Morbiducci" operante in Val Varaita, dove assolse a numerose e pericolose missioni. L'8 settembre del 1944, forse per una soffiata, fu catturata dai brigatisti neri della "Lidònnici". Condannata a morte, fu fucilata circa tre mesi dopo.

Cuneo, 14 novembre 1944

Come già sarete a conoscenza, sono stata prelevata dalla Brigata Nera: mi trovo a Cuneo nelle scuole, sto bene e sono tranquilla. Prego solo non fare tante chiacchiere sul mio conto e di allontanare da voi certe donne alle quali io debbo la carcerazione. Solo questa sicurezza mi può fare contenta, e sopra tutto rassegnata alla mia sorte. Anche voi non preoccupatevi, io so essere forte. Vi penso sempre e vi sono vicino.
Tante affettuosità Maria Luisa

… L'esecuzione voluta dalla Prefettura e dalla Federazione fascista avvenne sul piazzale della stazione ferroviaria di Cuneo circa verso mezzogiorno. Tutti i treni furono fermati e la gente costretta a scendere per assistere all'eccidio. Il plotone fu schierato. Quando sparó, i quattro condannati uomini caddero. Macchiarossa (Maria Luisa) invece rimase illesa. Nessun milite aveva avuto il coraggio di colpirla. Allora la donna si giró e gridó: “Ragazzi, mirate meglio.” Una seconda scarica l'abbattè …

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