14.04.2015
Leopoldo Antonio Fagnani
Di anni 22. Nato il 19 febbraio
1922 a Sedriano, in provincia di Milano, ed ivi residente. Diplomatosi come
perito elettrotecnico presso il Regio Istituto Tecnico Feltrinelli di Milano,
allo scoppio della guerra viene chiamato alle armi e si arruola in Marina.
Iscrittosi alla Scuola Navale di La Spezia, ne esce con il grado di
Sottotenente del Genio Navale. Dislocato a Pola, nell’attuale territorio della
Croazia, dopo l’8 settembre 1943 rientra in Italia ed entra in contatto con le
prime bande partigiane che vanno formandosi nei boschi intorno al fiume Ticino.
Successivamente costituisce e dirige un distaccamento nel suo paese natale, con
il quale compie numerose azioni di sabotaggio. Costretto a vivere alla macchia
per evitare di essere catturato, la sera del 9 agosto 1944 Leopoldo Fagnani
decide di ritornare a casa per un breve periodo. Tradito da un delatore, il
mattino seguente viene arrestato dalla polizia fascista, che irrompe nella sua
abitazione. Condotto presso il comando nazifascista di Legnano, viene poi
trasferito nel penitenziario milanese di San Vittore, la sera del 31 agosto,
dopo essere stato sottoposto a torture, viene condotto in frazione Cassinino
(nei pressi di Pavia) e giustiziato insieme a un altro detenuto, Paolo
Garanzini. Dopo alcuni giorni la partigiana Lia Tomici, informata da un
compagno d’armi dell’accaduto, si reca presso l’obitorio del Policlinico di
Pavia e, fingendo di riconoscere in Leopoldo Fagnani un suo parente, riesce a
rivendicarne la salma, dandogli così sia esequie che sepoltura. Solo a guerra
finita - sempre grazie all’opera di Lia Tomici - Leopoldo viene identificato e
la sua bara è traslata nel cimitero del suo paese natale, dopo una nuova
cerimonia funebre. Nel giugno del 1945 il C.L.N. (Comitato di liberazione nazionale)
di Sedriano gli intitola l’ex Corso Italia, luogo in cui si trovava
l’abitazione del partigiano. Sul luogo dell’eccidio invece, è stato posto un
cippo commemorativo.
Lettera di Leopoldo Antonio Fagnani a Carletto, alla Signora Ester e
alla Madre scritta in data 30-08-1944 da Carceri di San Vittore (Milano)
Milano S. Vittore 30 – agosto 1944
Caro Carletto o Signora Ester,
per prima cosa vi voglio pregare di dare L. 100 (cento) al latore della
presente. La mamma vi rimborserà tutte le spese. In secondo luogo fate
pervenire alla mamma o allo zio questo mio biglietto in modo urgentissimo; ve
lo prego caldamente... Fatelo in qualunque modo.
Cara mamma,
da sabato sono a S. Vittore, nel reparto in via Papiniano nº 5 a
disposizione dell’U.P.I. (ufficio – politico – investigativo).n Ti supplico e
ti scongiuro di fare qualcosa per me: dillo anche allo zio. Spendi anche dei
soldi e, magari, molti ma fai qualche cosa. Se fosse possibile almeno partire per
la Germania !! Dillo al [illeggibile] Ten. Ranzani, al Comandante della Muti, o
a qualche tedesco. Non sei stata dal ten. Padele del Naval army? Ti prego mamma
o zio fate l’impossibile per me.
Come sapete tutte le volte che succede qualcosa a Milano se la prendono
coi detenuti. Qui al venerdì mattina puoi portare la biancheria e al lunedì la
roba da mangiare. Sigarette mi fanno sempre piacere. Con qualche buona mancia,
forse la roba può essere recapitata subito. Probabilmente fra un paio di giorni
manderò [illeggibile] la stessa persona a ritirare una eventuale risposta da
Carletto. Naturalmente ogni ambasciata clandestina costa L. 100. Mettiti
d’accordo con Carletto per questo.
Ti ho anche scritto per via normale dal carcere, ma questa tarderà
sempre e poi sia la posta in partenza e in arrivo viene censurata e quindi [illeggibile]
ti prego quando mi scrivi alla via Papiniano 5 di non mettere certe cose. Da
mangiare non portare pane. Qualche uovo e biscotti o formaggio o salame con una
scatola (anche del cioccolato). Prega, prega molto e speriamo in bene ti bacio
e ti abbraccio con lo zio. Saluti a Carletto e a tutti
Carletto o Ester mi fate un piacere se telefonaste al numero alla signora
Perotti, moglie di un mio compagno di cella perché venga da voi a ritirare una
missiva del marito. Vi prego tutti, la mamma, discrezione e parlate il meno
possibile di queste cose con estranei
Ciao Carletto e grazie e anche la Signorina Ester
Fatemi mettere in lista per i partenti per la Germania.
Fate presto !!!!
Poldino
L’immagine riproduce la fotocopia della prima facciata dell’ultima
lettera di Leopoldo Fagnani, scritta il giorno precedente la sua esecuzione.
L’immagine riproduce la fotocopia della seconda facciata dell’ultima
lettera di Leopoldo Fagnani, scritta il giorno precedente la sua esecuzione.
Ultime lettere di condannati a
morte e di deportati della Resistenza italiana (http://www.ultimelettere.it),
on line dal 26 aprile 2007, INSMLI.
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