15.04.2015
Pompeo Bergamaschi (Sereno)
Di anni 19. Nato il 21 settembre
1925 a Poggio Rusco (Mantova); residente a Torino. Di professione operaio.
Nell’autunno del 1943 si unisce ai partigiani della Val di Susa, entrando nelle
fila delle formazioni garibaldine comandate da Carlo Carli. Il 25 marzo 1944 è sorpreso nella sua abitazione dagli
agenti dell’Ufficio politico investigativo (UPI) di Torino ed arrestato.
Rinchiuso in un primo momento in Via Asti, viene poi trasferito alle Carceri
Nuove. Le torture e le percosse a cui è sottoposto ne minano la salute già
precaria, tanto da costringerlo al ricovero nell’infermeria del penitenziario.
Il tenente colonnello medico che lo visita ne certifica la malattia, ma
nonostante questo Bergamaschi è
condotto ugualmente dinanzi al Tribunale speciale per essere giudicato. La
condanna a morte gli viene letta mentre egli assiste al processo steso su di
una barella. L’avvocato difensore presenta immediatamente domanda di grazia,
che però viene respinta in un comunicato del ministro della Giustizia Pisenti, datato 20 ottobre 1944. Tre
giorni dopo, nel pomeriggio del 23 ottobre, Pompeo
Bergamaschi è prelevato dalla prigione e trasportato al poligono di tiro
nazionale del Martinetto, dove viene fucilato alla schiena da un plotone
fascista. Secondo il verbale d’esecuzione, le sue ultime parole prima di morire
sono "Viva l’Italia".
14 – 10 – 1944
Per la squadra di Carlo Carli
Cari compagni con queste mie poche righe vi faccio sapere che oggi sono
passato avanti alla Corte D’Assise di Torino. E dopo lungi commeti fra loro
fessi Repubblicani sono arrivati a termine con la pena di morte. Ma non importa
cari compagni io muoio contento perché so che un giorno mi vendicherete.
Non mi resta che mandarvi un grande grido di Viva i Partigiani di tutte
le valli perché ne sono sicuro che fate il vostro dovere come l’ho sempre fatto
anchio
Mi firmo.
Bergamaschi Pompeo Sereno
Non dimenticarti del tuo grande amico Sereno
addio caro T.Rosa. Negro. Mirto. Giovanni. Paride Giuseppe. Michele.
Addio Sargente Franceso ricordati di me quei famosi sei che abbiamo attraversata
la dora sul filone vicino ad Avigliana.
Addio a tutti
W. I. Partigiani
Sereno
L’immagine riproduce la prima facciata dell’ultima lettera di Pompeo
Bergamaschi, scritta ai compagni di lotta il giorno della sua condanna a morte.
Nel lato sinistro del documento è impresso il timbro "Istituto storico
della Resistenza in Piemonte".
L’immagine riproduce la seconda facciata dell’ultima lettera di Pompeo
Bergamaschi, scritta ai compagni di lotta il giorno della sua condanna a morte.
Nel lato destro del documento si nota, al contrario, il timbro "Istituto
storico della Resistenza in Piemonte".
Ultime lettere di condannati a
morte e di deportati della Resistenza italiana (http://www.ultimelettere.it),
on line dal 26 aprile 2007, INSMLI
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