23.04.2015
Giuseppe Bravin

Lettera di Giuseppe Bravin alla Madre e a Margherita da Torino
Cara mamma
mi sono pervenute le sigarette con cartine e fiammiferi. Ho saputo con
vivo piacere che i miei compagni si ricordano di me e della colletta che hanno
fatto. Sono quasi completamente guarito e credo che fra qualche giorno andrò in
cella comune. Sono pure contento che la Sig.na Margherita venga a trovarti mi
raccomando però di una sola cosa ed è questa: che non dobbiate piangere e che
se dovesse andare male penseranno i miei compagni a fare il loro dovere.
Se vi è qualcuno che il quale vuole insinuare che noi siamo dei venduti
sputategli in faccia (per il momento). Il destino ha voluto essermi contrario
poiché ho ricevuto un colpo di pistola al piede da uno che era con me e dopo
diversi colpi al braccio S.
Cara Margherita se vedi Mario il mio compagno di lavoro salutamelo
tanto e salutatemi tutti quelli che domandano. Le sigarette sono sempre
gradite. Qui dentro ci è puzza di Germania.
Tanti saluti e baci a voi tutti.
Scusate il mal scritto ma qui non si scherza
bacioni Giuseppe
Ultime lettere di condannati a
morte e di deportati della Resistenza italiana (http://www.ultimelettere.it),
on line dal 26 aprile 2007, INSMLI.
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